1727
Nascono nel ducato di Savoia i "soldats de la neige" con il compito di portare soccorso ai pellegrini che attraversano le Alpi.
1775
Un'enorme valanga distrugge il borgo di Bergemoletto, in Valle Stura, nel Cuneese. Tre montanare sepolte e salvate sopravvivono dopo cinque settimane. Il più straordinario caso di sopravvivenza sotto una valanga mai documentato.
1820
Prima grande catastrofe alpinistica sul Monte Bianco. Sul versante di Chamonix della montagna muoiono sotto una valanga le guide Auguste Tairraz, Pierre Balmat e Pierre Carrier.
Conquistato nel 1786, il Monte Bianco non aveva sino a quel momento fatto alcuna vittima.
1863
Dalla mente di Quintino Sella nasce il Club Alpino Italiano, che, tra i suoi compiti istituzionali, prevede anche il soccorso in montagna.
L'idea di fondare un club che riunisse gli alpinisti italiani era nata nella mente di Quintino Sella presso Casa Voli (Verzuolo), il 12 agosto 1863, in occasione dell'ascensione del Monviso da parte sua e di altri alpinisti italiani tra cui si possono ricordare Giovanni Barracco, e Paolo e Giacinto di Saint Robert; ispirandosi ad analoghe associazioni esistenti in altri paesi europei come Austria, Svizzera e Inghilterra con l'Alpine Club di Londra.
La fondazione ufficiale del club si ebbe all'una del pomeriggio il 23 ottobre 1863, nel Castello del Valentino a Torino. Tra i fondatori appartenenti alla prima lista di adesione, oltre al Sella, vi furono circa altri duecento appassionati di montagna, tra cui: Giovanni Piacentini, Giorgio Tommaso Cimino, Luigi Vaccarone, Bettino Ricasoli e Giovanni Battista Schiapparelli.
Il primo presidente del CAI eletto fu il barone Ferdinando Perrone di San Martino e vicepresidente Bartolomeo Gastaldi, che ne divenne poi secondo presidente dal 1864 al 1872.
Il CAI ebbe sede dapprima a Torino, e poi dopo la seconda guerra mondiale la sede legale fu trasferita a Milano in via Errico Petrella 19, dove si trova tuttora.
A Torino vi è ancora oggi la sede sociale, sul Monte dei Cappuccini, nella Salita al Club alpino italiano sez. Torino 39, ove è anche collocata la Biblioteca nazionale del CAI e il Museo nazionale della montagna.
Ad oggi l'associazione conta più di 300.000 iscritti in tutto il territorio nazionale, a fronte dei soli 3.500 (in prevalenza benestanti piemontesi) dell'anno 1877.
1886
A cura della Società Alpinisti Tridentini viene pubblicato un "Prontuario per le Guide alpine del Trentino onde soccorrere i forestieri in caso d'infortunio" stilato dalla Società Alpinisti Tridentini prescrive:
"Ogni guida( ... ) è in obbligo di andare in cerca degli smarriti e di prestar soccorso ai pericolanti".
1890
Lezioni pratiche di soccorso alpino vengono impartite ai soci della Sezione torinese del CAI. Il dottor Carlo Cagliano dello stesso sodalizio dà alle stampe un volumetto che ha per tema "Il soccorso in montagna".
1892
La direzione dell'Alpine Club di Londra nomina una Commissione per l'adozione di segnali da usarsi in montagna in caso d'incidenti.".
1893
Vengono conferite le medaglie d'argento a due soci della Sezione di Torino, Cesare Florio e Nicola Vigna, per avere prestato soccorso a 4500 metri di quota nel gruppo del Monte Rosa a due compagni infortunati. È il primo riconoscimento al valor civile per atti di solidarietà alpinistica.
1898
A Roma la Sezione del Club Alpino Italiano costituisce una "Società di salvataggio". Tra le esperienze portate a termine il collegamento fra comitive di alpinisti mediante piccioni viaggiatori.
1901
Primi corsi di soccorso in montagna alle guide alpine del Trentino da parte del dottor Vittorio Stenico, padre di Scipio, fondatore nel 1954 del Corpo Soccorso Alpino.
1909
Due alpinisti bloccati nella Grigna settentrionale vengono salvati dopo tre giorni da squadre accorse in loro soccorso. La Domenica del Corriere dedica all'avvenimento la copertina illustrata dal popolare Achille Beltrame.
1910
Nasce la Société Dauphinoise de Secours en Montagne, a Grénoble/Francia, è la prima organizzazione di soccorso alpino su base volontaristica.
1920
Nasce a Monaco di Baviera per iniziativa dell'alpinista Fritz Berger la Bergwatch, la celeberrima "guardia alpina", al fine di preservare, come viene ribadito nella prima assemblea dei soci, "il patrimonio di tutti dalla rozzezza, dall'irrazionalità e dalla mancanza di cultura di gente imbarbarita". Ben presto la Bergwatch viene chiamata a occuparsi attivamente di soccorso alpino.
1926
Comitato di soccorso per disgrazie alpine sezione di Merano e "Posti di soccorso"
L'associazione alpinistica UGET di Torino istituisce un Comitato di soccorso per disgrazie alpine, primo esempio di soccorso alpino nelle Alpi. A turno gli alpinisti vegliano presso la sede sezionale per essere prontamente reperibili in caso di necessità.
• La Sezione di Merano del CAI istituisce un efficiente servizio di pronto soccorso alpino che diviene in breve la più funzionale organizzazione dell'intera catena dolomitica orientale.
• Le sezioni del CAI sono obbligate a creare "posti di soccorso" nei rifugi attingendo a un fondo costituito da una parte delle quote versate per l’uso di tali strutture da parte degli alpinisti.
1927
Una socia del CAI di Torino, Emma Stuardi, riesce a trattenere il compagno precipitato in un burrone al Monte Colombo e viene insignita di medaglia d'oro al Valor civile.
1931
La Società Alpina delle Giulie di Trieste allestisce grazie al fondo "Guido Pollitzer" quattro posti di soccorso alpino a Na Logu, a Plezzo, a Cave del Predii e in Valbruna.
1932
Squadra di soccorso istituita da Croce verde Torino e Club Alpino Italiano.
A Torino la Croce Verde e il Club alpino istituiscono una squadra di dieci uomini per portare soccorso in caso di disgrazie in montagna.
Il 30 novembre il Club Alpino Italiano approva il regolamento per l'organizzazione dell'assistenza sanitaria in montagna affidandone l'esecuzione al Comitato scientifico a quell'epoca diretto dal professor Ardito Desio, protagonista nel 1954 della conquista del K2.
1934
Commissione medico-fisiologica per approfondire le ricerche nel campo dei materiali da soccorso
Il Club alpino costituisce una commissione medico-fisiologica per approfondire le ricerche nel campo dei materiali da soccorso, con l'impegno di fornire ai rifugi materiale sanitario e attrezzature per il primo soccorso agli infortunati. Alle sezioni di Aosta, Biella, Imperia, Milano, Pisa, Varallo, Venezia, Vicenza, Torino e Vittorio Veneto fa capo un'organica rete di stazioni che intervengono con prontezza nelle operazioni di soccorso.
1935
Un intraprendente medico alpinista di Sondrio, Augusto Bonola, mette a punto una barella particolarmente leggera (15 chili) e manovrabile (è smontabile in 7 pezzi) che prende il suo nome. Altra sua invenzione un "kit" per costruire una barella-slitta di fortuna utilizzando gli sci e un normale zaino.
1937
La Presidenza generale del CAI comunica che gli alpinisti assicurati contro gli infortuni di montagna, con la polizza generale del Sodalizio istituita dal Coni, assommano a 20.289. Bilancio dell'anno: sono stati recuperati 123 feriti e 8 salme.
1938
Norme esazione Rifugi - Nozioni mediche elementari per l'Alpinista, Battesimo Sikorsky
Con il Foglio disposizioni numero 100 del 15 giugno il Club Alpino Italiano stabilisce le norme per l'esazione nei rifugi del contributo di soccorso alpino. Il ricavato ottenuto da una maggiorazione percentuale sull’importo delle singole consumazioni viene immesso in un fondo speciale avente per scopo di porre in grado le sezioni di attrezzare in modo razionale ogni rifugio, sia dal punto di vista delle dotazioni sanitarie, sia da quello delle apparecchiature di soccorso.
• Il professor E. Giani compila il manualetto "Nozioni mediche elementari per l'alpinista" dato in dotazione a tutte le Stazioni base e ai rifugi.
• Battesimo a Dallas per l'elicottero Sikorsky. È il primo a essere prodotto in serie negli Stati Uniti.
1939
Nascono a Cortina d' Ampezzo gli "Scoiattoli" i celebri maglioni rossi protagonisti del soccorso alpino nelle Dolomiti.
A Sankt Moritz congresso internazionale di pronto soccorso. Il CAI presenta la sua organizzazione: stazioni di soccorso di primo e secondo grado in alberghi o rifugi, in ognuna un "comandante" nominato dalle sezioni su proposta del Comitato scientifico.
1940
La Rivista mensile del CAI pubblica una relazione del professor Augusto Bonola sui materiali di soccorso in dotazione nelle stazioni italiane e in quelle dei versanti francesi, svizzeri e Austriaci delle Alpi.
1946
Primo soccorso su una via alpinistica moderna nel massiccio del Monte Bianco. Per recuperare il corpo del "fortissimo" Giusto Gervasutti caduto sul pilone sudest del Mont Blanc du Tacul mentre procedeva in cordata con Giuseppe Gagliardone (illeso) si mobilita uno squadrone con le guide di Courmayeur Prospero Bertholier, Eliseo Croux, Toni Gobbi, Lorenzo Grivel, Mario Rey, Francesco Tommaseth, Mario Cosson e Attilio Truchet.
1947
In luglio grande operazione di soccorso sulla parete Nord della Cima Grande di Lavaredo. Dopo due giorni di durissimo lavoro su difficoltà estreme i cortinesi guidati da Lino Lacedelli portano in salvo due cordate di arrampicatori viennesi incrodati sulla Comici-Dimai.
1947
In luglio grande operazione di soccorso sulla parete Nord della Cima Grande di Lavaredo. Dopo due giorni di durissimo lavoro su difficoltà estreme i cortinesi guidati da Lino Lacedelli portano in salvo due cordate di arrampicatori viennesi incrodati sulla Comici-Dimai.
12 dicembre 1954
Nasce il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico
Nasce l’attuale struttura del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). Con tenacia e passione un ristretto gruppo di persone rende organico e organizzato il lavoro di soccorso precedentemente effettuato dagli abitanti delle località montane, dalle guide alpine e dagli alpinisti del Club Alpino. Tra loro ricordiamo il trentino dott. Scipio Scenico e la lungimiranza del Presidente Generale del CAI Bartolomeo Figari.
Vengono istituite le prime Delegazioni, là dove il soccorso alpino aveva assunto forme più organizzate, ed in particolare quelle di Tarvisio (UD), Belluno, Trento, Edolo (BS), Bergamo, Sondrio, Borgosesia (VC), Aosta e Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola).
1963
Legge n. 91/63
Il Parlamento approva la Legge n. 91/63 – Riordinamento del Club Alpino Italiano con la quale lo stesso CAI «assume adeguate iniziative tecniche per la prevenzione degli infortuni nell’esercizio dell’alpinismo e per il soccorso degli alpinisti ed escursionisti infortunati o pericolanti per qualsiasi causa, nonché per il recupero delle salme dei caduti».
1967
Da CSA a CNSA
Il nuovo Regolamento cambia il nome del CSA in CNSA (Corpo Nazionale di Soccorso Alpino).
1968
Il Soccorso Speleologico entra a far parte del CNSA diventandone la sezione speleologica.
1969
Il CNSA viene insignito della medaglia d’oro al valor civile.
11 agosto 1988
Prima Base Elisoccorso
Apre presso l’ospedale di Savigliano (CN) la prima base alpina dell’elisoccorso piemontese. Alcuni giorni dopo aprirà anche quella di Borgosesia (VC). All’epoca il servizio era gestito dall’Automobile Club d’Italia con elicotteri modello Alouette III. L’equipe a bordo dell’elicottero era composta da pilota, tecnico di volo e medico. In aggiunta poteva salire un infermiere oppure il Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese in caso di intervento alpino.
1990
Il Soccorso Speleologico da sezione di Soccorso Alpino diventa parte integrante della struttura dando vita al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
1995
La Legge 225/21992 individua il CNSAS fra le Strutture Operative Nazionali del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
2001
Il Parlamento approva la Legge n. 74/01 che riconosce al CNSAS la funzione di Servizio di Pubblica Utilità.
2002
Legge n. 289/02
Il Parlamento approva la Legge n. 289/02 che recita: «Il soccorso in montagna, in grotta, in ambienti ostili e impervi, è, di norma, attribuito al CNSAS del CAl ed al Bergrettungs – Dienst (BRD) dell’Alpenverein Sudtirol (AVS). Al CNSAS ed al BRD spetta il coordinamento dei soccorsi in caso di presenza di altri enti o organizzazioni, con esclusione delle grandi emergenze o calamità».
2010
Il CNSAS viene insignito della seconda Medaglia d’Oro al Valor Civile.
2012
L’inverno è caratterizzato dall’emergenza neve nel centro e sud Italia a causa di nevicate straordinarie. Da tutta Italia accorrono squadre del CNSAS a supporto degli abitanti delle Regioni colpite.
2013
Il CNSAS diventa Stazione Nazionale del CAI anche in applicazione del D.Lgs n. 419/99.
2016
Ad agosto, in occasione del terremoto che colpisce il centro Italia, squadre del CNSAS provenienti da tutta Italia vengono inviate ad Amatrice sotto il coordinamento della Protezione Civile.
2018
Il 18 gennaio una valanga travolge e seppellisce l’Hotel Rigopiano a Farindola (Pe). Le squadre del CNSAS accorrono già nelle notte e lavoreranno per oltre una settimana per estrarre 6 superstiti e 34 vittime. Dal Piemonte saranno impegnati 81 tecnici su 5 turni di 2 giorni ciascuno.