Il soccorso Alpino

Le operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio sono condotte da oltre 1100 tecnici alpini altamente specializzati che operano per la sicurezza in montagna sull intero territorio piemontese. Le qualifiche tecniche dei soccorritori alpini sono "Operatore di Soccorso di Base (OSB)", "Operatore di Soccorso Alpino (OSA)", "Tecnico di Soccorso Alpino (TeSA)" e "Tecnico di Elisoccorso (TE)". Gli scenari d intervento che vedono operare i Tecnici Alpini del CNSAS Piemonte spaziano dall alpinismo, all escursionismo, alle attività sportive in ambiente montano senza dimenticare la ricerca di persone disperse e il soccorso alla popolazione residente. Per garantire un elevato standard d intervento tutti gli operatori del CNSAS Piemonte seguono un dettagliato piano formativo che garantisce un iter costante di addestramento e formazione. L organo deputato a questo compito à la Scuola Regionale per i Tecnici di Soccorso Alpino.

Soccorso Alpino - OSB

Gli Operatori di Soccorso di Base hanno buone capacit di movimentazione in ambiente impervio estivo e invernale oltre a buone conoscenze topografiche e sentieristiche delle zone di competenza. La loro preparazione à particolarmente utile durante le operazioni di ricerca dispersi su terreni di bassa e media montagna in cui à necessario un elevato numero di operatori che conoscono i versanti e sono in grado di percorrerli con rapidità e in autonomia. La formazione prevede la realizzazione di ancoraggi naturali, l esecuzione di calate su corda singola e doppia, il montaggio, l allestimento e il trasporto di barelle di soccorso per quanto riguarda l ambiente estivo. Il modulo invernale comprende la movimentazione su neve a piedi e con racchette e l utilizzo di barelle per terreno innevato. Una sezione specifica à dedicata alle operazioni di ricerca dispersi con l addestramento all utilizzo di supporti cartografici, altimetro, bussola e GPS per l orientamento sul terreno. Infine à prevista una specifica attività di formazione sanitaria su trattamento e stabilizzazione delle principali patologie che possono accadere su terreno impervio.

Soccorso Alpino - OSA

Gli Operatori di Soccorso Alpino hanno una preparazione specificamente alpinistica che consente loro di muoversi in autonomia su roccia, neve e ghiaccio per gli interventi di soccorso. Sono in grado di arrampicare su roccia da capocordata su difficoltà superiori al 4º grado della scala UIAA, conoscono le manovre di assicurazione propria e del compagno e sono in grado di allestire soste su ancoraggi naturali e artificiali per eseguire discese in corda doppia. Su neve e ghiaccio sono sanno progredire con l uso di sci da alpinismo, ramponi e piccozza oltre a realizzare ancoraggi per calate su entrambe le superfici. La loro formazione tecnica prevede la conoscenza di manovre per il recupero in parete tramite paranchi, calate con giunzione di corda sotto carico, l utilizzo di pala, ARTVA e sonda per la ricerca in valanga, tecniche di recupero di una persona caduta in un crepaccio e una specifica formazione sanitaria per il trattamento e la stabilizzazione delle principali patologie che possono accadere su terreno impervio.

Soccorso Alpino - TeSA

I Tecnici di Soccorso Alpino sono le figure che conducono e dirigono le operazioni di soccorso nei loro aspetti pià specialistici, cioè su terreni alpinistici. Le loro competenze tecniche prevedono la progressione da capocordata su itinerari alpinistici di 5º UIAA, la conoscenza delle strategie e delle tecniche per calate lunghe in parete, per l imbarellamento di un ferito nel vuoto e per il recupero con l uso di paranchi. Su terreno innevato possiedono le competenze per organizzare il lavoro delle squadre nella ricerca organizzata in valanga con utilizzo di pala, ARTVA, sonda e delle Unità Cinofile da Valanga. Sono formati sui metodi di disseppellimento ed estricazione di un travolto da slavina e di cavalletto Cevedale e compressore per il recupero di una persona da crepaccio. Possiedono anche una formazione sull utilizzo dell elicottero per il trasporto in quota con sbarco in hovering e al verricello. Infine, hanno una preparazione specifica sulle operazioni di scarico degli impianti a fune in caso di guaste e della necessità di evacuare le persone a bordo. Come tutto il personale CNSAS, hanno una specifica competenza sanitaria su trattamento e stabilizzazione delle principali patologie che possono accadere in terreno impervio.

Soccorso Alpino - TE

I Tecnici di Elisoccorso rappresentano il vertice delle qualifiche tecniche all interno del CNSAS poichà sono le figure che operano a bordo delle eliambulanze 118 come responsabili a terra dell equipe sanitaria. La loro à una figura tecnico-professionale che opera in tutti gli interventi di soccorso effettuati con l utilizzo dell elicottero (non solo su terreno impervio). Il TE viene sempre sbarcato per primo dall elicottero con il compito di creare le condizioni di sicurezza per lo sbarco del medico e dell infermiere. Possiedono la preparazione tecnica dei TeSA ma in più devono essere in grado di gestire il personale sanitario non appartenente al CNSAS e conoscere operazioni di elevata specificità con l uso dell elicottero come la verricellata della barella con svincolo in parete e il recupero al verricello con taglio della corda di un ferito appeso. Inoltre, considerando la molteplicità di situazioni in cui sono chiamati a intervenire affrontano lezioni teorico/pratiche su come trattare i feriti durante la pratica di molteplici attività come parapendio e basejump, sport acquatici (forra), volo a motore, automobilismo, sci alpino, utilizzo di esplosivi e sostanze pericolose.

Soccorso Alpino - OTCO

Gli Operatori Tecnici di Centrale Operativa sono le figure tecnico-operative che ricevono dal Numero Unico delle Emergenze 112 tutte le chiamate di emergenza provenienti dalle aree impervie del territorio piemontese e che organizzano l intervento di soccorso. Hanno una postazione fissa presidiata h24 all interno della Centrale Operativa del 118 a Grugliasco (TO) dotata di strumenti per la comunicazione via radio con le squadre a terra e con l eliambulanza e di appositi strumenti tecnologici per la localizzazione degli infortunati tramite cartografia digitale e sms locator. Ogni anno gestiscono in media quasi 5 chiamate al giorno e hanno il compito non sempre facile di mantenere i contatti con le persone in difficoltà e con le squadre che si muovono in loro soccorso. Oltre alla qualifica tecnica di TE hanno competenze specifiche sull utilizzo della tecnologia GPS e degli strumenti informatici.

Soccorso Alpino - Cinofili

Nelle aree fittamente boscate oppure sui terreni impervi contraddistinti da orografia complessa, le unità cinofile rappresentano una risorsa fondamentale per il ritrovamento di una persona dispersa. E ancora di più in caso di valanga. Per questo motivo la cinofilia ha una lunga tradizione all interno del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per quanto riguarda la ricerca in superficie e in valanga e relativamente a una branca pi๠recente come la ricerca molecolare. Il CNSAS Piemonte à dotato di un proprio gruppo regionale cinofili che, formatisi alla Scuola Nazionale Cinofili, coprono i turni in 3 basi di elisoccorso (Borgosesia, Cuneo e Torino) tutti gli inverni da dicembre a maggio e partecipano alle operazioni di ricerca dispersi su terreno non innevato. Tutti i conduttori devono essere dotati di una qualifica OSA o superiore.

Soccorso Speleologico

In grotta e negli ambienti ipogei anche il minimo infortunio à un incidente serio per la difficoltà di movimentazione che si incontra in questo tipo di terreno. Per questo motivo le operazioni di soccorso speleologico richiedono solitamente l intervento di molti soccorritori per un lungo periodo di tempo. Gli speleologi del Soccorso Alpino e Speleologico Piemonte sono 45, tecnici appositamente formati per intervenire in contesti naturali tra cui grotte, cavità, sifoni, pozzi sotterranei.

Soccorso Speleologico - OSS

In ambiente ipogeo gli interventi di soccorso possono essere estremamente complesse e lunghe. Per questo motivo gli Operatori di Soccorso Speleologico devono essere esperti in tecnica di arrampicata e movimentazione in grotta e possedere capacità di attrezzamento e progressione su corda e in meandro. Come i soccorritori alpini hanno specifiche competenze sanitarie per il condizionamento e imbarellamento di un infortunato in grotta e per il recupero della barella attraverso pozzi e antri per mezzo di corde e carrucole. In più possiedono specifiche conoscenze dei mezzi di comunicazione e delle attrezzature e materiali speleologici.

Soccorso Speleologico - TSS

I Tecnici di Soccorso Speleologico si suddividono in Tecnici Specialisti in Recupero e in Tecnici Coordinatori delle Operazioni. Entrambe le qualifiche prevedono una comprovata abilità di movimentazione in grotta e di conoscenza delle avanzate manovre di sicurezza. Nel primo caso i tecnici hanno una preparazione specifica e particolare sulle manovre di recupero che prevedono svariate soluzioni per i vari terreni incontrati in grotta. Nel secondo caso, l attenzione à concentrata sugli gli aspetti organizzativi di una squadra sia nella gestione ordinaria che in intervento: dal lavoro di gestione del personale, delle competenze e delle comunicazioni in fase di intervento, fino all approntamento di una strategia logistica per il trasporto dei materiali e dei viveri in grado di sostentare le squadre per lunghi periodi.

Soccorso Speleologico - Speleosub

Una caratteristica dell esplorazione ipogea prevede anche di inoltrarsi in ambienti allagati per mezzo delle tecniche subacquee. Dal 1984 il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha creato una Commissione Speleosubacquea in grado di rispondere a incidenti che possono occorrere in questo tipo di attività. Da allora un lungo percorso di formazione e sperimentazione ha portato gli speleologi del CNSAS ad essere un sicuro punto di riferimento per le organizzazioni di soccorso che si trovano impegnate in ambienti subacquei in grotte, siti naturali e artificiali. Un operatività garantita dall adozione delle più recenti tecniche e tecnologie quali sistemi di respirazione a circuito chiuso (CCR), sistemi di propulsione subacquea, maschere e respiratori sperimentati e approvati nel corso degli anni dalla Commissione Nazionale Speleosubacquea del CNSAS. Per non venir meno al proprio mandato di soccorso medicalizzato anche questa specializzazione del CNSAS conta tra i propri tecnici dei sanitari in grado di operare direttamente nei luoghi dell incidente, anche su patologie legate alla medicina iperbarica. Il CNSAS Piemonte conta al proprio attivo 2 tecnici speleosub.

Soccorso Sanitario

In grotta e negli ambienti ipogei anche il minimo infortunio è un incidente serio per la difficoltà di movimentazione che si incontra in questo tipo di terreno. Per questo motivo le operazioni di soccorso speleologico richiedono solitamente l intervento di molti soccorritori per un lungo periodo di tempo. Gli speleologi del Soccorso Alpino e Speleologico Piemonte sono 45, tecnici appositamente formati per intervenire in contesti naturali tra cui grotte, cavità, sifoni, pozzi sotterranei.

Soccorso Sanitario - OTS

All interno del CNSAS Piemonte sono operativi oltre 70 Operatori Tecnico Sanitari, medici e infermieri che intervengono nelle missioni alpine e speleologiche insieme alle squadre fornendo la loro specifica professionalità a livello volontario per portare soccorso a tutti coloro che ne hanno bisogno. A livello formativo, la Scuola Regionale Sanitari del CNSAS Piemonte fornisce a tutti i volontari una preparazione sanitaria certificata dal sistema sanitario della Regione Piemonte in coordinamento con la Commissione Medica Nazionale e con le Scuole Sanitaria Alpina e Speleo del CNSAS.Una caratteristica dell esplorazione ipogea prevede anche di inoltrarsi in ambienti allagati per mezzo delle tecniche subacquee. Dal 1984 il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha creato una Commissione Speleosubacquea in grado di rispondere a incidenti che possono occorrere in questo tipo di attività. Da allora un lungo percorso di formazione e sperimentazione ha portato gli speleologi del CNSAS ad essere un sicuro punto di riferimento per le organizzazioni di soccorso che si trovano impegnate in ambienti subacquei in grotte, siti naturali e artificiali. Un operatività garantita dall adozione delle più recenti tecniche e tecnologie quali sistemi di respirazione a circuito chiuso (CCR), sistemi di propulsione subacquea, maschere e respiratori sperimentati e approvati nel corso degli anni dalla Commissione Nazionale Speleosubacquea del CNSAS. Per non venir meno al proprio mandato di soccorso medicalizzato anche questa specializzazione del CNSAS conta tra i propri tecnici dei sanitari in grado di operare direttamente nei luoghi dell incidente, anche su patologie legate alla medicina iperbarica. Il CNSAS Piemonte conta al proprio attivo 2 tecnici speleosub.

Poichà© la progressione in forra e l attività di canyoning sono modalità diffuse di frequentazione della montagna, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha creato un ramo della formazione dei propri tecnici dedicato a questo tipo di attività. La qualificazione delle figure operative Operatore di Soccorso in Forra (OSF) e Tecnico di Soccorso in Forra (TESF) avviene per mezzo della Scuola Nazionale Tecnici Soccorso in Forra (SNaFor) che raccoglie i massimi specialisti provenienti dai settori del soccorso speleologico e del soccorso alpino con esperienza di lunga data.

Gli interventi di ricerca dispersi in terreno impervio possono trasformarsi spesso in grandi e lunghe operazioni coinvolgendo numerose componenti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e di altri enti dello stato. Questo può richiedere l impiego di un elevato e diversificato utilizzo di uomini e risorse tecniche e tecnologiche richiedendo una strutturazione adeguata e una strategia sempre molto attenta a uniformarsi alle dinamiche che via via si sviluppano sin dal momento della scomparsa o dell incidente. Interventi di ricerca e soccorso di persone disperse, attività in valanga o in ambienti ipogei profondi e morfologicamente complessi, attività durante calamità naturali ovvero in scenari di protezione civile, oppure l incidentistica oggetto di specifiche convenzioni con gli Enti dello Stato/Forze Armate, sono situazioni di indubbia complessità che impongono la collaborazione fra Enti ed Organizzazioni differenti. Diventa fondamentale la gestione di tecnici di diversa provenienza e formazione, l allestimento di una accurata logistica e la cura della direzione tecnico-operativa, un efficiente sistema di comunicazione, ma anche l intrattenere idonei rapporti con le realtà operative intervenute, con i famigliari delle persone coinvolte, con l'Autorità Giudiziaria e con gli Enti Locali, con i media ed con tutti gli altri soggetti coinvolti a vario titolo nell evento. Per dare una risposta efficiente ed efficace a questi scenari, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico forma attraverso una specifica scuola di formazione, la Scuola Nazionale Direzione Operazioni di Soccorso (SNADOS), i tecnici dotati di competenze nell organizzazione e nel coordinamento di grandi operazioni di ricerca. Le qualifiche di Direttore Operazioni di Soccorso (DOS), Tecnico di Ricerca (TER) e Coordinatore Operazioni di Ricerca (COR) vengono attribuite in seguiti a un approfondito corso di formazione aggiuntivo alle qualifiche tecniche.

Ricerca - COR

Il Coordinatore delle Operazioni di Soccorso (C.O.R.) affianca il D.O.S., ovvero Capo Stazione, Delegato, Presidente o loro delegati nella gestione dell intervento di ricerca e soccorso di persone disperse, supportandolo nelle attività di coordinamento, negli aspetti decisionali ed operativi. E in grado raccogliere efficacemente informazioni con le quali inquadrare correttamente l intervento, pianificare le operazioni di ricerca, organizzare e tenere sotto controllo l insieme delle operazioni sul campo, garantire la tracciabilità di tutte le operazioni e di tutti gli eventi, coordinare le fasi di primo soccorso sanitario, di recupero e quelle gestionali di carattere amministrativo-giuridico successive, quest ultime congiuntamente al D.O.S. Il C.O.R. ha, inoltre, il compito di sovraintendere e organizzare il lavoro svolto nel C.C.R.

Ricerca - TER

Il Tecnico delle Operazioni di Ricerca (Te.R.) viene impiegato durante gli interventi di Ricerca di Persone Disperse nel Centro Coordinamento Ricerche (C.C.R.) alle dirette dipendenze del Direttore delle Operazioni di Soccorso (D.O.S.), ovvero del Capo Stazione, Delegato, Presidente o loro delegato, oltre che del Coordinatore delle Operazioni di Ricerca (C.O.R.), mettendone in pratica le direttive. Il Te.R., con esperienza nello specifico settore deve avere una buona conoscenza della complessiva struttura del C.N.S.A.S., della topografia, della cartografia, e un ottima conoscenza dell uso degli strumenti informatici e delle tecnologie. Deve essere in grado di suddividere l area primaria di intervento in zone di ricerca, assegnare ad ogni zona il personale adeguato e tenere i contatti radio con le squadre sul campo, garantendo il controllo continuo delle operazioni, ed il loro tracciamento e recensione. Il Te.R. ha inoltre compiti di raccordo tra il C.C.R. ed il resto del personale impiegato in intervento, fornendo supporto tecnico sugli apparati tecnologici e su ogni altra necessità tecnico-operativa.

Come diventare soccorritore

Per diventare volontari del CNSAS Piemonte bisogna essere appassionati frequentatori della montagna o delle grotte. Non à indispensabile essere alpinisti o speleologi estremi ma occorre un buon livello tecnico in tutti i settori dell alpinismo, estivo e invernale, o della speleologia. Tutti coloro che intendono diventare soccorritori vengono sottoposti a una selezione per valutarne la preparazione fisica e la capacità di muoversi in autonomia e sicurezza in ambiente impervio. In seguito al superamento delle prove, si accede al corso di formazione vero e proprio. E' inoltre necessario avere tra i 18 e i 45 anni di età oltre a essere iscritti al Club Alpino Italiano.